«A Dictionary of Philosophy», editorial consultant Antony Flew, Pan Reference, London 1979.

Allegoria della filosofia, affresco, Filosofia, Raffaello Sanzio, Musei Vaticani, Città del Vaticano, 1508

Nelle foto postate la ‘Prefazione‘ e i termini «Immaginazione», «Pregiudizio» e «Responsabilità», che ho tradotto sotto. Tre termini, non troppo lunghi, scelti e tradotti – sono graditi suggerimenti per una migliore traduzione 🙂

Immaginazione

Una forma di attività mentale da tenere distinta dai processi cognitivi o razionali; un libero e creativo ordine dei contenuti mentali. L’immaginazione in questo senso è spesso confusa con la produzione di immagini mentali, che dovrebbe essere chiamata ‘imaging‘. Molti filosofi frequentemente hanno disdegnato l’immaginazione sulla base della sua mancanza di autorità cognitiva. La condanna platonica dell’arte, ad esempio, sostanzialmente deriva da questa prospettiva. Comunque, nell’epistemologia di Kant, è considerata la condizione di possibilità della conoscenza in virtù del suo ruolo sintetizzante sui grezzi contenuti mentali, e nell’estetica di derivazione kantiana il libero gioco dell’immaginazione è condizione dell’arte. Questa prospettiva nella quale l’immaginazione ha un ruolo centrale fu ulteriormente sviluppata da filosofi come Friedrich Schiller, Schopenhauer e Hegel, e, con Schelling, influenzò il romanticismo, dove l’immaginazione spesso permette accesso alla conoscenza e alla verità e l’arte assume valore supremo. Nella filosofia contemporanea, l’immaginazione è stata oggetto di primario interesse per i filosofi esistenzialisti come Sartre. Contro questa tendenza il filosofo inglese Gilbert Ryle ha sostenuto che l’immaginazione non è una singola facoltà mentale – in effetti non è affatto un’interna attività mentale – ma piuttosto l”immaginatività’ può caratterizzare molti tipi di comportamenti osservabili.

Pregiudizio

Ogni credenza, corretta o no, affermata senza una adeguata considerazione, o a dispetto, dei fatti. Deve essere operata una distinzione tra il suo significato e il suo uso come termine di abuso per tutte le forti, erronee e aliene convinzioni. I giudici indottrinano le giurie per considerare attentamente, senza pregiudizi, tutto e solo il materiale presente nei tribunali, e che questo non li porti a rifiutare un verdetto convinto e decisivo.

Responsabilità

Il concetto che una persona sia responsabile delle proprie azioni e per questo sia soggetta a lode o biasimo. Può essere così solo quando l’atto è in potere dell’agente; ma i filosofi sono in disaccordo se questo implica una assoluta, interna, ‘contro causale’ volontà, o semplicemente l’assenza di costrizioni esterne e altre condizioni limitanti. Due sono le condizioni normalmente necessarie per l’assegnazione di responsabilità: 1) che l’agente sappia ciò che sta facendo, e 2) che l’intenzione e il desiderio giochino un ruolo nell’atto (o omissione). Questo chiaro schema metta in evidenza l’incongruenza dei casi in cui una persona è biasimata per atti non intenzionali o per non conseguenze da lei non volute derivanti dai suoi atti.

Di Diego Giovanni Paolo Greco

Per chi è interessato agli argomenti che tratto, vuole approfondirne qualcuno, o semplicemente gli piacerebbe ‘avvicinarsi’ alla filosofia, ogni seconda e quarta domenica del mese propongo una passeggiata filosofica. Ci troviamo in un luogo, suggerisco un argomento centrale che espongo per pochi minuti e iniziamo una camminata discutendo apertamente, qualsiasi pensiero, concetto, tema vogliamo condividere. Vedi la “locandina” sotto.

I filosofi greci di Giorgio de Chirico – 1925

Pubblicato da diegogiovannipaologreco

I miei interessi, studi e le mie passioni si rivolgono principalmente alla filosofia, alla psicologia, allo sviluppo personale e all'attività fisica.

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